Diritti LGBT a Cuba

A Cuba i rapporti omosessuali svolti in privato, non a sfondo mercenario e tra adulti consenzienti sono stati legalizzati a partire dal 1979; l'età del consenso è posta a 16 anni. Il matrimonio tra persone dello stesso sesso è stato introdotto nella costituzione andata in votazione nel 2018, ma è stato ritirato dopo l'aumentare di rivolte popolari all'interno della nazione, lasciando conseguentemente vago il tema del matrimonio nella nuova costituzione[1]. Dal 25 settembre 2022 grazie ad un referendum è stato legalizzato il matrimonio, le adozioni e la gestazione per altri per le coppie dello stesso sesso.

Campagne d'informazione ed educazione anche sulle tematiche LGBT sono attualmente attuate dal Centro nazionale di educazione sessuale diretto da Mariela Castro; anche se la situazione è notevolmente migliorata dagli anni '90 in poi, l'antipatia nei confronti degli omosessuali rimane elevata nell'opinione pubblica, in quanto riflette un radicato sentire comune[2].

L'omofobia è riconosciuta come un problema di razzismo sociale e il programma di formazione e educazione, comprendente anche tutte le scuole di ogni ordine e gradi, include programmi televisivi e soap opera con persone transgender, gay e lesbiche[3].

  1. ^ (EN) Associated Press, Cuba removes support for gay marriage in new constitution after protests, in The Guardian, 19 dicembre 2018. URL consultato il 3 dicembre 2019.
  2. ^ Rachel Evans, "Rainbow Cuba: the sexual revolution within the revolution" Links International Journal of Socialist Renewal (23rd December, 2011).
  3. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Anderson

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